I bambini amano giocare con i gli adulti, in
particolar modo con i loro genitori. A qualunque età.
Essendo il gioco un modo particolare di prendere la vita, agli adulti può fare solo bene ritrovarlo nella relazione con i bambini. Giocare con loro è un modo per trasformare insieme la realtà, sia con le mani sia col pensiero.
Essendo il gioco un modo particolare di prendere la vita, agli adulti può fare solo bene ritrovarlo nella relazione con i bambini. Giocare con loro è un modo per trasformare insieme la realtà, sia con le mani sia col pensiero.
Nel gioco fisico, il
corpo della mamma o papà, possono essere una grande palestra, quando ancora
piccolo passa attraverso le gambe, o quando tenendosi con le mani e
spingendosi coi piedi trova la prima capriola. Il gioco fisico insegna poi a
dosare la forza, contiene la chiave della conoscenza e del rispetto del proprio
corpo e del corpo altrui.
Quando un bambino invita un adulto a entrare nel suo
gioco, chiedendogli di sedersi nel tappeto o affidandogli una parte, è come se
ricambiasse l’ospitalità ricevuta dal genitore, accogliendolo dentro al suo
mondo. Non è sempre facile accettare questo invito, perché occorre farsi un po’
“a misura” di questi giochi, anche fisicamente. Bisogna recuperare un sapere
perduto, un linguaggio che i bambini tra di loro parlano naturalmente.
Non ci
sono dunque particolari controindicazioni al giocare con i propri figli e i
principi a cui attenersi sono pochi.
Il
primo è sicuramente quello di averne voglia, poi occorre non interromperli se
stanno facendo qualcosa di interessante per coinvolgerli in un altro gioco, ma
aspettare il momento migliore e invitarli.
Poiché nel giocare insieme si mettono in condivisione sia la propria
mente sia la propria esperienza, occorre
che il grande stia attento a non colonizzare il gioco del piccolo,
sovrastandolo con la propria immaginazione e con la propria forza: occorre che
entrambi siano protagonisti.
Il gioco condiviso è un grande piacere e
rinforza il legame di amore e di conoscenza reciproca , e può essere uno
strumento importante anche nei momenti difficili.