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mercoledì 23 maggio 2012

Il portare con il Mei Tai

Ieri è stato un momento di gioia perchè Lucia ha cominciato a portare la piccola Susi con il Mei Tai. Portare unisce e arricchisce la mamma e il bambino. Lucia non smetteva di ridere e la piccola Susi si guardava intorno incuriosita e credo che dall'alto sulla mamma si sentiva proprio amata e contenuta. Questi momenti sono preziosi perchè dopo la consulenza ho capito quanto è importante restituire alla mamma la sua libertà e di viverla insieme alla sua piccola, senza troppe rinunce. Non si gira più con una carrozzina ingombrante ma con un piccolo mezzo di trasporto il Mei Tai da portarsi dietro nella borsa ovunque. Con il bambino 'indossato' si può camminare in riva al mare, in montagna e in campagna, seguire i bambini più grandi, si può lavorare, cucinare, fare giardinaggio, scendere le scale, girare in metropolitana. Aiutare le mamme a portare mi riempie di felicità! Guardate che belle Lucia e Susi!

sabato 19 maggio 2012

Il terzo Principio dell'Attachment Parenting

Dopo mesi di assenza faccio la mia comparsa con il terzo principio dell'Attachment Parenting (genitorialità a contatto o attaccamento parentale). Rispondere con sensibilità ai bisogni del bambino, alla sua crescita, ai suoi 'capricci', tornare in se stessi nei momenti di sconforto e credere al proprio 'istinto' di genitori'. Buona lettura e Buon fine settimana!

Rispondere con sensibilità

Il genitore per costruire le basi di fiducia e empatia con il bambino può rispondere ai suoi bisogni, che sono comunicati in molti modi: movimento del corpo, espressioni del viso e pianto. Il bambino impara a fidarsi quando i suoi bisogni sono corrisposti con sensibilità.
Costruire un attaccamento forte con un bambino significa soddisfare i suoi bisogni fisici, e trascorrere tempo ad interagire con lui per rispondere anche ai suoi bisogni emotivi. La società ostacolala capacità dei genitori di sviluppare un rapporto sensibile con il  bambino. Per esempio, i genitori potrebbero essere condizionati dall’idea di viziare il bambino o dai consigli (spesso non richiesti) di parenti, amici e mass media. I consigli che sono in conflitto con l’istinto di genitore possono causare molte tensioni e minare la serenità del rapporto genitore bambino.
I bambini, nel corso di uno sviluppo normale, formano un attaccamento primario con la persona o le persone che lo nutrono e lo accudiscono per la maggioranza del tempo - di solito la madre ed/o il padre.
Tenere il bambino addosso e interagire con lui aumentano il legame (bonding) e promuovono l'attaccamento sicuro genitore-bambino. Nei primi sei mesi di vita il bambino potrebbe sembrare felice di essere tenuto da altre persone. Poi verso gli otto-nove mesi, molti bambini iniziano a mostrare all'improvviso la paura e l'ansia di essere separato dalla loro madre. Questa è la fase in cui vogliono sentirsi sicuri e protetti.  Le paure di separazione si abbasseranno in maniera naturale con la crescita del bambino. Per alcuni bambini più sensibili ci vuole più tempo per adattarsi ad essere accudito da adulti che non sono i suoi genitori.  Seguite la volontà del bambino e non forzatelo ad accettare gli estranei o a superare l’ansia di separazione se non è pronto.
I bisogni e i benefici di rispondere con sensibilità
·     Alla nascita il cervello dei bambini è immaturo per questo non riescono a calmarsi da soli
·     Attraverso la sensibilità, la stabilità e la risposta sensibile di un adulto, i bambini imparano a calmarsi
·     Alcuni neonati e bambini sono più sensibili all’ambiente e agli stimoli
·    E’ importante cercare di capire i ritmi naturali interni del bambino e provare a pianificare la vita intorno a  lui
·     E’ perfettamente normale per i bambini volere un costante contatto fisico
·     Alti livelli di tensione, come durante il pianto prolungato, fanno sperimentare ad un bambino uno stato di squilibrio chimico nel cervello che può metterlo a rischio fisico ed emotivo nella vita
·     Sintomi di esaurimento o di incapacità di rispondere ai bisogni del bambino sono dei segnali che indicano la necessità di aiuto/supporto professionale

Rispondere ai ‘capricci’ e alle emozioni forti  

·     I capricci rappresentano emozioni reali e devono essere considerate seriamente
·     Alcune emozioni sono troppo potenti per il cervello ancora in formazione di un bambino e non possono essere gestite in un modo più accettabile socialmente
·    Il ruolo del genitore nei momenti di collera del bambino è di confortarlo, non di essere arrabbiato o  punirlo
Rispondere ad un bambino più grande
·    Continua a nutrire connessione e rispetto per i sentimenti del bambino e prova a  capire i suoi bisogni esternando i suoi comportamenti
·     Sostieni le scoperte fornendo un ambiente sano e rimanendogli vicino
·     Mostra interesse nelle attività del bambino e partecipa con entusiasmo al suo gioco  
·    Alcuni bambini adorano l’asilo o altri programmi dove i genitori non sono inclusi, non necessari allo sviluppo del bambino. Considera in questi casi se il bambino è pronto a discernere le informazioni e valuta il tipo di sostegno fornito dagli adulti.

venerdì 4 maggio 2012

Il portare:il babywearing


Ho pensato di riprendere a scrivere anche se non ho molto tempo, ma voglio ricordarmi di questo momento e ho desiderio di condividerlo.
Domani un grande giorno, presenterò a 'Vita Futura' il babywearing, sto preparando le ultime cose, sono un pò ansiosa. Cercherò di esserci con tutta me stessa e mi auguro che riuscirò a trasmettere quello che vuol dire portare!

Un Caldo Abbraccio