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martedì 24 marzo 2020

In questi giorni....giochiamo con i bambini





I bambini amano giocare con i gli adulti, in particolar modo con i loro genitori. A qualunque età.
Essendo il gioco un modo particolare di prendere la vita, agli adulti può fare solo bene ritrovarlo nella relazione con i bambini. Giocare con loro è un modo per trasformare insieme la realtà, sia con le mani sia col pensiero. 

Nel gioco fisico, il corpo della mamma o papà, possono essere una grande palestra, quando ancora piccolo passa attraverso le gambe, o quando tenendosi con le mani e spingendosi coi piedi trova la prima capriola. Il gioco fisico insegna poi a dosare la forza, contiene la chiave della conoscenza e del rispetto del proprio corpo e del corpo altrui. 

Quando un bambino invita un adulto a entrare nel suo gioco, chiedendogli di sedersi nel tappeto o affidandogli una parte, è come se ricambiasse l’ospitalità ricevuta dal genitore, accogliendolo dentro al suo mondo. Non è sempre facile accettare questo invito, perché occorre farsi un po’ “a misura” di questi giochi, anche fisicamente. Bisogna recuperare un sapere perduto, un linguaggio che i bambini tra di loro parlano naturalmente.

Non ci sono dunque particolari controindicazioni al giocare con i propri figli e i principi a cui attenersi sono pochi.  
Il primo è sicuramente quello di averne voglia, poi occorre non interromperli se stanno facendo qualcosa di interessante per coinvolgerli in un altro gioco, ma aspettare il momento migliore e invitarli.  Poiché nel giocare insieme si mettono in condivisione sia la propria mente  sia la propria esperienza, occorre che il grande stia attento a non colonizzare il gioco del piccolo, sovrastandolo con la propria immaginazione e con la propria forza: occorre che entrambi siano protagonisti.

Il gioco condiviso è un grande piacere e rinforza il legame di amore e di conoscenza reciproca , e può essere uno strumento importante anche nei momenti difficili.





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