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mercoledì 11 marzo 2020

Pavimento pelvico e incontinenza urinaria




Il pavimento pelvico è la struttura muscolare che chiude in basso, il nostro bacino.
Ha numerose funzioni come il sostegno degli organi pelvici, la funzione sessuale, la funzione di continenza urinaria e fecale e ha un ruolo chiave nel parto.
E’ composto da tre piani muscolari ognuno dei quali ha un suo ruolo.
Lo strato profondo comprende il muscolo elevatore dell’ano, che a sua volta è costituito dal muscolo pubo-coccigeo, muscolo pubo-rettale e muscolo pubo-ischiatico. L’elevatore dell’ano è il muscolo principale, quello che svolge le principali funzioni: la continenza in particolare.

Perché dopo una certa età si perde pipì involontariamente?
Si chiama incontinenza urinaria ogni forma di perdita involontaria di urina. Viene considerata incontinenza anche la perdita di una sola goccia di pipì.
Si perde urina quando il muscolo che circonda l’orifizio uretrale è debole.
I principali fattori di rischio dell’incontinenza sono in primis la gravidanza e il parto vaginale, poi troviamo ipotonia dei muscoli pelvici, menopausa, prolasso della vescica o dell’utero, farmaci, ridotta innervazione del pavimento pelvico, vescica iperattiva, interventi chirurgici.
La non curanza della sintomatologia, porta a un peggioramento delle perdite.

Perdere pipì non è mai normale:
Non è normale in gravidanza, se non nelle ultime settimane per il peso dell’utero e la testina fetale che schiaccia la vescica.
Non è normale perdere pipì a due mesi dal parto; non è normale perdere pipì a 30 anni come non lo è a 60 anni. Non è normale perdere pipì durante attività fisica, durante una passeggiata o una corsa.
Non è normale perdere pipì durante i rapporti intimi, durante un colpo di tosse o uno starnuto.
Perdere un goccia ogni tanto ci deve far allarmare. Rimandare una visita, oggi, domani, tra un anno, aggrava la situazione.

L’incontinenza urinaria è debilitante nella vita della donna.
Cambiare l’assorbente appena si bagna, correre in bagno per non sporcare gli slip, portarsi fuori casa assorbenti su assorbenti con la speranza di non cercare un bagno pubblico. 
Controllare la quantità assunta d’acqua per diminuire il numero degli episodi, rinunciare  all'intimità perché “non si sa mai”, rinunciare allo sport o farlo con il disagio del salva slip.

Queste sono le condizioni di vita che molte donne devono affrontare ogni giorno.

Ma intervenire si può:
parlarne con un professionista è il primo passo.

La riabilitazione pelvica è il secondo step mentre la ginnastica pelvica di gruppo è l’ultima fase per mantenere il muscolo attivo.

Fate il primo passo, vogliatevi bene parlatene con un operatore esperto.

Camilla Di Battista: 333 8381538 - Ostetrica esperta in riabilitazione del Pavimento Pelvico 




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