Il leone e gli altri felini trasportano cuccioli afferrandoli per il collo con i denti. I babbuini fanno aggrappare gli scimmiottini alla pancia. Ci sono poi i marsupiali come i kanguri che hanno un’apposita tasca sul ventre.
I cuccioli di uomo invece? Anche loro possono essere portati dalle loro mamme. Irene Caputo, consulente certificata babywearing ci racconta come e perchè ai bambini fa tanto bene stare a contatto con le loro mamme.

Una mamma che porta il suo cucciolo in fascia
Una mamma che porta il suo cucciolo in fascia
di Irene Caputo
Per essere teneri, amorevoli e pieni di cure, gli esseri umani devono essere teneramente amati e curati fin dai primi anni di vita, dal momento della nascita’ – Ashley Montagu
Nel ventre materno il bambino è coccolato, protetto, mosso, riscaldato. Il babywearing ripropone questa esperienza conosciuta, il corpo della madre è la ‘base sicura’ per il bambino e rappresenta la casa da dove partire e dove tornare per affrontare con sicurezza i viaggi futuri.
‘Il viaggio perfetto è circolare: la gioia della partenza, la gioia del ritorno’ (D. Basili).
Il genitore ricreando il ventre materno rispetta i bisogni di nutrimento, movimento, ascolto e sostiene la crescita del bambino fisica ed emotiva: l’esogestazione dura 9-12 mesi dopo la nascita del bambino ed è la fase in cui il bambino matura.
Portare il neonato significa abitare sul corpo della madre, essere ascoltato nei propri bisogni.
Babywearing significa indossare il bambino e muoversi insieme.
L’IMPORTANZA DEL CONTATTO – Portare i bambini in braccio o in fascia è parte della cultura ad alto contatto: nascita in ambiente domestico, contatto corporeo con il bambino, allattamento a richiesta, dormire insieme. I bisogni del neonato di calore, contatto e nutrimento vengono ascoltati e accolti.
La nostra società occidentale è a basso contatto: nascita medicalizzata, allattamento spesso artificiale o minimo, il bimbo dorme in ambiente diverso dai genitori, accudimento visivo e verbale, uso di culle e contenitori per consolare il bambino. I bisogni del neonato non vengono ascoltati per paura di viziarli e si crea una separazione del bambino dalla madre mirando alla sua indipendenza.
Il bambino in realtà ha bisogno di ciò che conosce per rilassarsi e aprirsi lentamente alle novità e al cambiamento. La separazione avviene per stadi ed è questo che ci insegna il babywearing, portando il bambino nei primi mesi rivolto verso di noi, poi sul fianco quando il bambino comincia a guardare verso fuori, per passare sulla schiena e infine camminare e andare da soli per poi tornare ed essere accolti e consolati. Questi passaggi sono graduali e necessari per conoscersi e per i genitori per prendere consapevolezza e sicurezza e seguire i propri istinti primordiali, perché ognuno di noi sa come essere genitore. Separarsi è più facile se sappiamo che c’è chi ci aspetta per ri-abbracciarci . Quindi il neonato che cresce in fascia vive una crescita sicura, sperimentando la presenza certa della madre e del padre per poi trovare dentro di sé le risorse per separarsi.
La pelle è il nostro secondo cervello per questo il contatto con il corpo materno fornisce le basi per l’educazione emotiva del bambino soprattutto negli anni preverbali, all’altezza del genitore protetto e contenuto si rilassa ed inizia ad apprendere come ‘si sente’ e come relazionarsi, in queste circostanze di abbandono i livelli di cortisolo (ormone dello stress) non si innalzano e il bambino cresce con stabilità e fiducia.
Il bambino nel pancia a pancia vive le emozioni e sensazioni del genitore dal battito del cuore che cambia, al cambiamento termico, al tremolio, alla tensione corporea, tutto quanto filtrato come nella pancia dalla protezione del genitore.
portare_babywearing (1)IL BABYWEARING ISTINTIVO: COS’E’? – Il ‘babywearing istintivo’ è un corso, ideato con il sostegno e la collaborazione della mia insegnate Sabina Arevalo Hernandez di origini messicana, in cui ho infuso tutte le mie conoscenze e in continua mutazione e crescita perché ogni giorno scopro qualcosa di nuovo insieme ai genitori che portano. Ogni incontro è diverso, si scoprono i molteplici supporti, le tecniche per portare e soprattutto si impara a riconoscere l’importanza del contatto con il bambino, del respiro profondo, del movimento e del rispetto verso chi siamo e nostro figlio. Durante gli incontri ci si apre all’ascolto del bambino e degli altri genitori perché il babywearing è la risorsa da cui si parte per crescere e capire che genitore siamo nel cuore.
Portando il bambino la famiglia cresce in salute nella propria intimità e in libertà: uscire e godersi la quotidianità è rilassante, è possibile allattare ovunque e far dormire il bambino fuori casa, gli episodi di pianto sono rari e i genitori si concedono tempo per crescere e adattarsi al nuovo arrivato, anche nel caso di fratelli che ricevono comunque molte attenzioni.
In quanto consulente certificata nel ’ Babywearing center di Amsterdam’ ho giorno per giorno lavorato per rafforzare la fiducia dei genitori partendo dalle madri. Nel portare, il supporto è importante in quanto una fascia lunga non elastica certificata è altamente sostenitiva e versatile, copre tutto il periodo di cura del bambino e crea un viversi intenso di emozioni che nessun altro supporto può donare. Inoltre la fascia può essere utilizzata e riutilizzata in diversi modi, come amaca, dondolo e
In Italia questa cultura sta ri-prendendo piede con molta lentezza perché ancora forti sono le paure di poter viziare o fare del male al bambino o persino soffocarlo . La società a basso contatto ha ancora molta presa sulle nostre coscienze, basta un’osservazione di un estraneo per bloccare l’ascolto se non abbiamo abbastanza fiducia nelle nostre risorse e non conosciamo approfonditamente il mondo del portare , è importante partecipare a presentazioni e corsi sul babywearing per darci la possibilità di portare in modo consapevole e ad apprezzare quello che i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità.
CORSI – L’associazione UnCaldoAbbraccio organizza corsi ad Ancona – Osimo – Macerata collettivi e individuali. I prossimi corsi sono in programma a Osimo, alla olistica Salus il 12 aprile alle 9,30. A Macerata alla Scuola Yoga Surya Candra – Via B. Croce 2: il 13 aprile alle 9.30 Portare avanti, il 16 aprile alle 9.30 Portare fianco e dietro. Info Irene Caputo Consulente certificata babywearing (mob 340 9817475, uncaldoabbraccio@gmail.com, sito internet).